La Banca e il minareto
Mondo islamico e finanza etica
Pubblicazione:
settembre 2017
Edizione:
1
Pagine:
160
Peso:
142 (gr)
Collana:
P6 Lapislazzuli
Formato: 110x180x9 (mm)
Confezione: Brossura
EAN: 9788810559048
9788810559048
Descrizione
Il mondo islamico ha nei confronti del denaro un approccio etico che si regge su alcuni principi: una parte dei guadagni va devoluta in carità, non sono previsti interessi sui prestiti e gli investimenti devono essere socialmente responsabili e lontani dal rischio e dalla speculazione. Teorizzata negli anni Cinquanta, quando molti Paesi a maggioranza musulmana hanno raggiunto l’indipendenza politica dalle potenze coloniali, la finanza islamica è stata messa per la prima volta in pratica negli anni Sessanta in Egitto, Algeria, Malaysia e Dubai. Due decenni dopo, la sua crescente diffusione - che oggi registra tassi di crescita annua a doppia cifra - ha portato anche in Europa all’offerta di prodotti conformi alla sharìha. Ma in che modo la finanza islamica si inserisce nel sistema capitalistico? E in quali forme questo fenomeno incide sull’integrazione delle comunità islamiche nelle società occidentali travolte dalla speculazione finanziaria?
Sommario
Introduzione. Musulmani in Italia, musulmani d’Italia. Religione e denaro nell’islam della diaspora. I. Il musulmano e la gestione del denaro. 1. Una visione d’insieme. 2. La proibizione della ribà. 3. Né incertezza né speculazione: ghàrar e maysir. 4. La zakàt. 5. Un mondo economico halal. II. La finanza islamica. 1. Banca e finanza islamica: una storia recente. 2. L’evoluzione in Europa. 3. La regolamentazione e gli strumenti. 4. La finanza islamica come alternativa. 5. Economia reale e gestione del rischio. 6. Finanza illecita. III. Economia all’ombra del minareto (sognato). 1. L’immigrato entra in banca... 2. …la religione resta alla porta? 3. Molto affitto, poco acquisto. Una decisione religiosa? 4. Piccoli imprenditori in nome di Allah. 5. Gli obblighi familiari in emigrazione. 6. Risparmi, investimenti, consumi vistosi e religione. 7. Il risparmio e il divieto della ribà: la doha. 8. Il welfare comunitario, oltre la zakàt. Conclusioni. Glossario.
Note sull'autore
Roberta Ricucci è professore associato e docente di Sociologia dell’Islam all’Università di Torino. Tra le sue ultime pubblicazioni: Diversi dall'Islam. Figli dell'immigrazione e a altre fedi (Il Mulino 2017), Cittadini senza cittadinanza. Immigrati, seconde e altre generazioni: pratiche quotidiane tra inclusione ed esclusione (Seb 27 2015).
Valentina Moiso, assegnista all’Università di Torino, è dottore di ricerca in Ricerca sociale comparata. Ha svolto ricerche in ambito di sociologia dell’ambiente e del territorio, finanziarizzazione e vulnerabilità sociale, fenomeni mafiosi e relazioni di collusione. Ha pubblicato di recente: Economia del tessile sostenibile: la lana italiana (con E. Pagliarino e M. Cariola, Franco Angeli 2016).
Valentina Moiso, assegnista all’Università di Torino, è dottore di ricerca in Ricerca sociale comparata. Ha svolto ricerche in ambito di sociologia dell’ambiente e del territorio, finanziarizzazione e vulnerabilità sociale, fenomeni mafiosi e relazioni di collusione. Ha pubblicato di recente: Economia del tessile sostenibile: la lana italiana (con E. Pagliarino e M. Cariola, Franco Angeli 2016).